Le mura e i bastioni

I lavori sulle mura del Bianello iniziano nel 2017 con l’intervento sul portale del castello. È in questo primo atto che si delinea l’approccio di lavoro che si adotterà per l’intera cinta muraria ed i giardini storici in essa contenuti.
La fase di raccolta dei dati (indagine storico-critica, rilievo 3D fotogrammetrico, analisi chimico-fisica sui materiali, saggi sulle murature) ha permesso di individuare materiali, tecniche costruttive, patologie ed entità dei danni subiti nei secoli.
I dati sono stati sintetizzati e messi a sistema: si è delineata una lettura “archeologica” degli elevati, ovvero una definizione puntuale delle zone omogenee (per materiali e tecniche costruttive) presenti nelle murature che ha restituito una ipotesi di cronologia costruttiva della cinta in rapporto al castello. Gli interventi per riparare e restaurare le murature sono stati definiti attraverso una sintonia completa tra i progettisti architetti, ingegneri, paesaggisti, l’ufficio tecnico comunale ed i funzionari della Soprintendenza di Bologna e Regione ER.
Le azioni conservative e compatibili con la storicità delle murature, sono state affiancate dall’inserimento –reversibile- di parti metalliche strutturali contemporanee che, fungendo da parapetti, hanno reso i luoghi fruibili in sicurezza.
Il cantiere, svolto su circa 1400 mq di superficie delle mura, e altrettanta superficie dei giardini, è diventato un laboratorio insostituibile di raccolta dati, scambio di conoscenze e scoperte. Il cantiere è sempre il momento nel quale si tocca con mano la storia, il materiale antico, ancora intatto; e che, a volte, riserva delle sorprese che permettono di aggiungere qualche tassello in più alla storia del bene.
Il Bianello, nella sua magnifica complessità e per l’immenso valore che custodisce, porta con sé grandi responsabilità per chi ha il dovere di prendersene cura; eppure, non si può evitare di essere travolti dalla gratitudine per il privilegio ottenuto. L’impegno e la fatica sono ricompensati, perché gli spazi rivivono, in continuo divenire, perpetuando la vita del castello, aperto alla comunità.