Sconfinamenti. Arte e natura nelle Terre Matildiche 2024/2025

MAPPA DELL’OPERA “NUETER – COSTELLAZIONE DI PUIANELLO”

Venerdì 24 e sabato 25 ottobre 2025 si è tenuta l’inaugurazione di Nuêter – Costellazioni nelle Terre Matildiche, progetto artistico realizzato da Ilaria Turba al termine di un lungo
percorso partecipato sul territorio delle colline reggiane nell’ambito della seconda edizione di Sconfinamenti. Arte e natura nelle terre matildiche.

Le tre opere d’arte pubblica sono state installate in modo permanente in tre luoghi dei comuni di Albinea, Canossa e Quattro Castella dove significativamente comunità, natura e identità del luogo si incontrano. Sconfinamenti è il progetto promosso dai tre comuni della provincia di Reggio Emilia, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, che attraverso l’arte ha l’obiettivo di fare rete, valorizzare la prima collina e i sentieri matildici naturalistici, coinvolgendone gli abitanti.

Per questa seconda edizione del progetto, a cura di Daniele De Luigi, Ilaria Turba ha soggiornato in residenza a più riprese sul territorio per conoscere i luoghi e le comunità, chiedendo ai cittadini e alle associazioni del territorio di raccontare la propria storia e di selezionare e donare fotografie del proprio archivio sul tema “dello stare e del fare insieme”. Da questi incontri è emersa la natura collettiva di questi territori, dove l’associazionismo è un motore importantissimo della comunità, e dove la socialità è in alcuni
casi radicata, in altri si palesa come forma di resistenza allo spopolamento, o è al centro di progetti di riqualificazione.

L’artista ha scelto di concentrarsi nello specifico su luoghi dell’aggregazione sociale del passato, del presente e del futuro, individuandone uno per ogni comune e rendendoli i poli catalizzatori di questa edizione di Sconfinamenti: la prestigiosa Villa Tarabini ad Albinea, risalente al XVII secolo, per lungo tempo sede di eventi e feste popolari, acquisita dal
Comune e attualmente interessata da un progetto di riqualificazione a polo culturale, oltre che depositaria, nel sottotetto, dell’Acetaia Comunale (opening: 24 ottobre, ore 17.30); la
Casa del Mezzadro accanto alla Chiesa Santa Maria della Mucciatella nella frazione di Puianello a Quattro Castella, edificio colonico attualmente oggetto di un ambizioso
progetto restauro, rigenerazione e miglioramento sismico (opening: 25 ottobre, ore 10.30); il Centro Sociale Autogestito in località Borzano di Canossa, luogo di ritrovo, confronto e
aggregazione costituitosi nel 1989 negli spazi di uno stabile di inizio Novecento che prima ospitava le Scuole Elementari (opening: 25 ottobre, ore 14.30).

Nel corso di una festa tenutasi l’8 giugno scorso a Borzano di Canossa, l’artista ha riunito gli
abitanti di questi territori e il pubblico a guardare insieme le fotografie raccolte, a
raccontarle attivando memoria e immaginazione, infine ha invitato a selezionarne delle porzioni
circolari destinate a entrare nell’opera finale. Alcune decine di queste fotografie, infatti, sono
destinate ad essere stampate dall’artista con una particolare tecnica di stampa incisoria manuale.

Questi dischi dorati verranno installati in forma di costellazione sui muri
dei luoghi prescelti, andando a costituire tre opere “sorelle”, simili tra loro eppure uniche
per configurazione e soggetto delle immagini, fortemente legate all’identità collettiva di ciascuna delle comunità.

In occasione della festa, Ilaria Turba ha anche creato una serie di album dove sono stati
selezionate e stampate 350 immagini delle 60.000 raccolte durante il processo artistico
partecipato. Accanto alle immagini le persone hanno scritto racconti, ricordi e commenti, un
importante lascito di memorie e identità degli abitanti di questi territori, utilizzati dall’artista
per orientare la scelta finale delle immagini. Questi album entreranno a far parte del
patrimonio dei tre Comuni e saranno custoditi nelle rispettive Biblioteche Comunali, dove
resteranno a disposizione dei cittadini come testimonianza del percorso condiviso tra artista e la comunità.

LA FESTA DI SCONFINAMENTI – 8 GIUGNO 2025

Una giornata all’insegna della condivisione e della socialità in occasione della “Festa di Sconfinamenti”, che animerà il Centro Sociale Autogestito Borzano (Via Borzano 128, Canossa) domenica 8 giugno 2025.

Questo appuntamento celebra la ricchezza del percorso partecipativo, condotto in questi mesi da Ilaria Turba, che ha coinvolto le cittadine e i cittadini dei tre Comuni partner di Quattro Castella, Albinea e Canossa e invita tutti a partecipare in prima persona alla creazione dell’opera d’arte pubblica che sarà installata nei territori dei tre comuni.

Cosa faremo?

  1. Nelle accoglienti sale del Centro Sociale, potremo esplorare insieme la proiezione degli archivi fotografici che l’artista Ilaria Turba ha sapientemente raccolto durante le sue residenze artistiche sul territorio negli ultimi sei mesi. Le immagini svelano le trame del nostro “stare e fare insieme”, l’importanza vitale dell’associazionismo e le diverse forme di socialità che plasmano le nostre comunità.
  2. Ognuno avrà l’opportunità di partecipare attivamente a un laboratorio artistico guidato dall’artista. Insieme, selezioneremo tra le fotografie raccolte quelle che diverranno gli elementi fondanti delle tre opere d’arte pubbliche, un gesto collettivo che lascerà un segno tangibile del nostro legame con il territorio.
  3. Per chi desidera godersi appieno la giornata di festa, dalle ore 10:30 alle 18:30 sarà allestita una piacevole area picnic. Sarà un’occasione per condividere un pranzo portato da casa, rilassarsi e scambiare chiacchiere in un’atmosfera di festa e convivialità. 

In che orari?

Sarete i benvenuti in qualsiasi momento tra le ore 10:30 e le 18:30. Le proiezioni e il laboratorio si svolgeranno in modo continuativo, permettendovi di unirvi a noi secondo i vostri ritmi e senza vincoli di orario.

 Cosa portare?

Se vi farà piacere, potrete portare con voi:

  1. Una comoda coperta per godervi il prato in compagnia;
  2. Un pranzo al sacco;
  3. Il vostro strumento musicale, se desiderate suonare qualche brano
  4. Vi consigliamo di indossare scarpe comode

 Come raggiungere la festa?

Vi incoraggiamo, se possibile, a organizzare il viaggio condividendo l’auto con altri partecipanti.

Vi consigliamo di parcheggiare sul piazzale della Chiesa di San Bartolomeo Apostolo in Borzano di Canossa e di raggiungere la festa a piedi (300 metri).

Il Centro Sociale predisporrà inoltre un parcheggio aggiuntivo in un prato vicino alla festa.

Per chi ama camminare, sarà un piacere raggiungerci seguendo i sentieri indicati dal CAI, consultabili qui: https://www.comune.quattro-castella.re.it/wp-content/uploads/2025/05/Come-raggiungere-la-Festa-di-Sconfinamenti-a-Borzano-di-Canossa.pdf

Attenzione: si tratta di percorsi escursionistici in cui è necessario avere scarponi da montagna ed un minimo di capacità di orientamento in ambiente naturale. Il tratto tra Borzano e Solara per quanto molto evidente (in parte asfaltato e in parte strada campestre) è privo di segnaletica in quanto non è un sentiero CAI.  In alternativa, o in aggiunta, per chi volesse o dovesse rimanere solo su strada può sfruttare la strada comunale che collega la chiesa di Roncaglio a Borzano passando da Solara (sia andata sia ritorno).

Puoi orientarti qui: https://maps.app.goo.gl/biz4bvMYPmYRaynX7

 

IL PROGETTO 2024/2025

L’edizione 2024/2025 di Sconfinamenti. Arte e natura nelle terre matildiche ha come protagonista Ilaria Turba, artista che fa della partecipazione il cuore della sua pratica. Il progetto, nato dalla collaborazione dei comuni di Quattro Castella, Albinea e Canossa grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna e all’Art Bonus di IREN, intende connettere il territorio, valorizzando la bellezza della prima collina, la ricchezza dei sentieri naturalistici e i luoghi che ne definiscono l’identità, attraverso il coinvolgimento diretto di cittadini e comunità.

Sotto la guida curatoriale di Daniele De Luigi, la manifestazione culminerà nell’autunno del 2025 con l’installazione permanente di tre opere d’arte site specific, ciascuna diversa dall’altra in quanto espressione di specifici processi partecipativi. Le comunità hanno avuto un ruolo attivo fin dall’inizio, incontrando l’artista per un primo sopralluogo a fine ottobre 2024 e partecipando a un incontro pubblico di presentazione della sua ricerca il 15 febbraio 2025. L’interazione si è intensificata durante tre periodi di residenza dell’artista sul territorio, tra marzo e maggio.

l progetto 2024/2025 si concentra sulle frazioni di Puianello di Quattro Castella, Borzano di Canossa e sul comune di Albinea.

Con Sconfinamenti. Arte e natura nelle terre matildiche, le Amministrazioni comunali di Albinea, Canossa e Quattro Castella propongono una nuova geografia artistica, disseminando opere che dialogano con l’anima dei luoghi, in antitesi all’idea di opera isolata. Un approccio che mira a rendere l’arte contemporanea un’esperienza accessibile e formativa per tutti.

 

LE RESIDENZE ARTISTICHE SUL TERRITORIO

Durante tre residenze artistica partecipate sui territori, Ilaria Turba si è immersa nel contesto locale, interagendo attivamente con gli abitanti, le loro storie e le specificità dei luoghi. Attraverso incontri, interviste, momenti conviviali, ha facilitato processi creativi collettivi, stimolando la partecipazione diretta della comunità attraverso la raccolta di archivi fotografici di famiglia connessi ai momenti di socialità (feste, matrimoni, eventi sportivi…). L’obiettivo non è tanto imporre una visione artistica predefinita, quanto piuttosto co-creare le opere o gli interventi artistici che riflettano le identità, le memorie e le problematiche del territorio, lasciando spesso un segno tangibile e un impatto sociale duraturo. L’artista agisce quindi come un catalizzatore, un mediatore tra le persone e il loro ambiente, valorizzando il sapere locale e promuovendo nuove forme di espressione condivisa.

 

 

L’ARTISTA 

L’«Ilaria Turba – spiega il curatore Daniele De Luigi – è una protagonista ormai riconosciuta dell’arte partecipativa, una pratica a cui è giunta progressivamente in modo naturale per un’istintiva apertura al dialogo, a un’idea di creazione condivisa, e per la sua capacità sorprendente di innescare dinamiche sociali positive, accendendo nelle persone un desiderio di mettersi in gioco e in relazione con gli altri. Sconfinamenti intende essere un progetto a lungo termine per mettere in moto un legame tra creatività contemporanea, cittadinanza, turismo sostenibile e paesaggio, e l’obiettivo principale è che chi abita questi bellissimi territori lo senta proprio. Ilaria ha realizzato con successo diversi progetti basati sul coinvolgimento di comunità in processi collettivi e interdisciplinari tra Francia e Italia e ha accettato con entusiasmo questa sfida».

«Nasco come fotografa – racconta l’artista Ilaria Turba –, poi nel tempo il mio rapporto con la fotografia è cambiato e si è integrato con la pratica partecipativa e con altre discipline e metodologie. Utilizzo la fotografia sia nel processo di lavoro, che come materiale di ricerca e sperimentazione. La fotografia e gli archivi fotografici privati e pubblici sono per me uno spazio potente di creazione d’immaginari. Costruisco i miei progetti lavorando con le persone: il processo e le pratiche di co-costruzione hanno dunque la stessa importanza dell’opera finale. Il lavoro si muove e si sviluppa in forma organica rispetto al luogo in cui viene accolto. Tra i temi che mi piacerebbe approfondire nelle colline reggiane c’è quello della fragilità. Il fare arte è un processo delicato e fragile ma estremamente virtuoso; il suo tempo è un humus generativo, nel quale è possibile ritrovarsi, ritrovare spazi di incontro e di consapevolezza. Vorrei partire dall’uomo e dalla comunità per arrivare al paesaggio, invitando così ad una riflessione collettiva».

 

 

 

Sconfinamenti è sostenuto